Senza Filtro A.I.P.M

 “Si 'a vecchia nun mureva, campava cient'anni”
 “If the old woman was not dead, she lived one hundred years”

Ripensare i luoghi

Avete mai osservato il posto dove vivete, le strade che percorrete andando al lavoro, a scuola, quando siete in giro? Bene, direte che sono sempre le stesse, che cambiano solo le buche nell’asfalto. E’ proprio così, ma non è del manto stradale che vorrei parlare, ma dell’estetica del paese in generale.
Il fatto è che, dopo un lungo periodo di indifferenza, bisognerebbe cominciare ad osservare tutto quello che ci sta attorno come se lo vedessimo per la prima volta, come se fossimo turisti, con un certo distacco, per coglierne la nuda esteriorità nel tentativo di capire se questo è un paese estaticamente accettabile.

Dico subito che, malgrado tutto, qualcosa di bello c’è, qualche volta infatti, all’improvviso, il velo di squallore che ristagna nell’aria, viene squarciato dalla facciata di un vecchio palazzo, da un antico portale di pietra, da una fontana, da un cortiletto che si affaccia sulla strada.
Ma tutto questo dura solo pochi attimi, perché ci siamo abituati alle immagini, le sfioriamo appena con lo sguardo quando ci passiamo davanti, chiusi in auto, in fretta e con tanti pensieri nella testa. Lo squallore riveste le piazze, immerse di notte nella penombra (abbruttite e solitarie), i cassonetti dell’immondizia bruciano appestando l’aria, invadono la strada, messi in modo tale da monopolizzare la scena e rubare l’attenzione a tutto quello che c’è attorno.
Tutte queste cose, edifici e spazi di un certo valore estetico lasciati a se stessi, l’immondizia che li assedia da ogni parte e “moderni” palazzoni pseudo-(Post)-architettonici sparsi per il paese, ci stanno educando ad accettare la bruttezza e lo squallore come unici tratti distintivi dell’insieme urbano.

Anche nella parte alta del paese la situazione non è delle migliori: il borgo medioevale e le rovine del torrione incastrati nel cemento, i vicoli delle frazioni più vecchie sacrificati su un altare di alluminio anodizzato: rappresentano il passato che è stato stravolto in nome di un presunta modernità. La colpa non è soltanto di chi ha fatto sì che ciò potesse accadere, ma anche di chi oggi resta indifferente di fronte alla miseria di un luogo abbandonato a se stesso.
Guardatevi attorno, questo paese si è trasformato da cantiere in discarica.