Senza Filtro A.I.P.M

 “Ropp' chiuoppeto, ch' bell'acqua!”
 “After rained, oh what a nice water!”

Ho sentito puzza di merda e non mi piace!!!

Senza Filtro, un giornale dal titolo che è tutto un programma, cioè nessun programma. E’ l’affronto diretto, spontaneo, ingenuo, senza troppa retorica della realtà in qualunque sua faccia, che mi ha colpito. La realtà.
Senza pregiudizi di sorta e soprattutto libera dalla schiavitù mortificante di un’ideologia, di una tendenza… di 1 Partito.

Non sono passati nemmeno cent’anni da quando gli autori hanno “sacrificato” la protezione di un ordine costituito: Chiesa – Istituzioni – Società e tutte le bambocciate atte a dare forza ad un insieme di “buone norme”.
Si è scelta la libertà. Certo, sul piano puramente economico la scelta è svantaggiosa: la libertà ha il suo prezzo, la precarietà contro un equilibrio fittizio. Allo stesso modo però è Potenza contro la sicurezza di un limite.
Credo che di giornali politici ce ne siano fin troppi.
Non si tratta di tendenza. Non è un problema di destra o sinistra. Non è politica questa, è clientelismo. Fosse stata scelta la politica da giovani di trent’anni fa, OK, si può capire, ma oggi proprio no. Sappiamo, conosciamo cosa si nasconde dietro le scene del potere, quando lo si possiede e quando lo si vede ghermire. E che interesse può avere tifare per l’uno o per l’altro?
Senza Filtro, e se lo fumi è più potente, è libero, forse vago, forse inutile, ma potente.