Senza Filtro A.I.P.M

 “'A fatt 'a fine r'o père e 'o musso: t'è rimasta sulo 'a lengua”
 “You ended like the père e 'o musso: you rest with only the tongue”

L’overdose

“Salvatelo!!”, urlò disperata Giovanna mentre guardava suo marito disteso su di una barella del Pronto Soccorso. Quando gli infermieri portarono Mario Rossi in sala operatoria, il dottore dubitava seriamente di poterlo salvare dall’infezione che lo aveva colpito. Per di più, non riusciva ancora a capire perché il sig. Rossi, dopo aver scoperto quel libro, non si fosse rivolto alle autorità competenti: lo sapevano tutti, alle soglie del quarto millennio, che i libri contenevano dei virus pericolosissimi.

Il sig. Rossi era stato un incosciente, era ovvio, ma bisognava pur salvarlo. Così, prese lo psicodefribillatore e decise di caricarlo con una dose di TG2 delle 13.00 seguito dalla rubrica Costume&Società; poi accese lo strumento e lo avvicinò alla scatola cranica del sig. Rossi. Un lieve tremito scosse i lineamenti del paziente, che iniziarono ad assumere un’aria disgustata: era infatti costretto a seguire attentamente le immagini trasmesse dallo psicodefribillatore alla sua retina. Il dottore, non osservando alcun miglioramento, decise di aggiungere una dose di “Verissimo” diluita con le confessioni di Valeria Marini sul suo rapporto con la mortadella.

Le condizioni del paziente peggiorarono notevolmente, poiché, invece di assorbire compiaciuto le dosi somministrate, stava dimostrando un profondo disgusto, come testimoniavano il volto contratto e le labbra serrate. Il rilevatore d’ insofferenza cominciò a lampeggiare, rivelando che il sig. Rossi stava correndo un pericolo gravissimo: iniziava a rendersi conto dello squallore mediatico quotidiano e, soprattutto, reagiva. Dopo un breve consulto con gli altri medici, si decise di ricorrere ad una soluzione estrema.

Il dottore chiese all’infermiera di fare al paziente una trasfusione del siero TVILOVEYOU, contenente il meglio di “Carramba che sorpresa!”e un concentrato degli interventi fatti dal pubblico durante “Amici”.Il sig. Rossi simulò solo un grido prima di chiudere gli occhi per sempre. Era andato in overdose.